La lentezza nei pagamenti della pa costa alle imprese italiane 1,9 miliardi di euro

Roma, 25 maggio 2011 - Nel 2010 i ritardi nei pagamenti del settore pubblico sono costati alle imprese italiane 1,9 miliardi di euro. Questo dato emerge da uno studio condotto da I-Com, Istituto per la Competitività, per conto del Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili (CNDCEC), che ha stimato l'impatto economico che la lentezza della PA nei pagamenti ha avuto sulle imprese italiane e sulla collettività, sulla base del debito medio vantato dalla pubblica amministrazione verso i propri fornitori. Secondo le stime I-Com - commercialisti, di questi 1,9 miliardi, 1,6 rappresentano una perdita secca per la collettività perch? non corrispondono a un reale guadagno da parte della PA. Ciò avviene perch?, nel momento in cui un'amministrazione pubblica trasferisce il problema della liquidità a valle verso i propri fornitori e sub-fornitori, li costringe ad approvvigionarsi sul mercato finanziario a costi nettamente superiori a quelli che questa avrebbe invece sostenuto. Infatti lo spread tra il tasso d'interesse medio pagato dalle imprese sui prestiti bancari a breve e quello sui BOT a tre mesi ha superato nel 2010 il 4%.