Assemblea commercialisti, accelerare i tempi della giustizia tributaria

Roma, 25 maggio 2011 ? Più fondi, maggiore professionalità, formazione obbligatoria. Sono i punti cardine della proposta di riforma della giustizia tributaria dei commercialisti, illustrata oggi a Roma nel corso dell'Assemblea nazionale della categoria. I commercialisti propongono anche l'introduzione del "giudice unico" per le controversie in primo grado di importo non superiore a 2.000 euro. Una riforma definita "non più procrastinabile" per consentire alla giustizia tributaria di tutelare meglio i contribuenti, superando l'attuale lentezza e fare il salto di qualità necessario per mantenersi al passo con il sistema dell'accertamento fiscale e della riscossione coattiva dei tributi. "Tanto più efficace è la lotta all'evasione che lo Stato vuol mettere in campo e tanto più pervasivi sono i poteri attribuiti ai soggetti deputati alla riscossione delle imposte ? afferma il presidente dei commercialisti, Claudio Siciliotti - tanto maggiore deve essere l'attenzione riposta sul fronte dell'amministrazione della giustizia tributaria. ? una equivalenza imprescindibile, se si vuole davvero garantire un rapporto tra fisco e contribuente basato sul diritto e non sulla riscossione".