Un Paese stagnante anche per l’inadeguata presenza femminile nei board delle società
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Sala Stampa
Data pubblicazione:
24/05/2011
Roma, 24 maggio 2011 ? "Offrire soluzioni, idee e progetti per un Paese migliore con una maggiore presenza di donne non solo nelle società quotate e a controllo pubblico, ma anche al'interno degli organi rappresentativi della categoria". E' con questo augurio del presidente del Consiglio nazionale dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili, Claudio Siciliotti, che si è aperto il I Coordinamento dei Comitati Pari opportunità dei commercialisti, riunitosi oggi al Residence di Ripetta. I comitati sorti finora in tutta Italia sono 52. Le donne commercialiste sono oltre 34mila, pari al 29% degli iscritti. "La componente di genere - ha continuato Siciliotti - è fondamentale nella società civile e per questo motivo il nostro Consiglio si è schierato a favore del ddl che norma la presenza femminile nei consigli di amministrazione e nei collegi sindacali. Si tratta di una grande opportunità per il ricambio della classe dirigente del Paese visto che il 90% dei posti è occupato da uomini e neanche tanto giovani. Se il nostro Paese sta crescendo meno, lo si deve anche alla inadeguata presenza femminile nelle posizioni di potere".